Risoluzione di una problematica idrogeologica puntuale lungo la strada della Valle di Seren
Cliente: PICCOLE DOLOMITI SCARL
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Problema

Demolizione con esplosivo di n.3 pilastri rocciosi posti a monte dell’abitato di Stalle, localizzato in Comune di Seren del Grappa

Presenza di pareti rocciose costituite da un conglomerato a cementazione eterogenea, con livelli poco cementati che si alternano a livelli ben cementati.

Vista la vicinanza delle pareti alla viabilità pubblica di fondo valle il progetto si propone di intervenire con esplosivi al fine di disgregare e rimuovere un volume di roccia in banco di circa 720mc così suddivisi:

▸ P1: 30mc;

▸ P2: 600mc;

▸ P3: 90mc.

La perforabilità della roccia, con attrezzatura manuale non dotata di rivestimento a seguire, risulta difficoltosa nel caso di attraversamento dei livelli poco cementati, a causa del possibile franamento del foro.

Inoltre, la morfologia molto accidentata della superficie non permette la realizzazione di schemi di perforazione regolari, tali da garantire le condizioni ottimali di caricamento e di borraggio dei fori.

Soluzione

Lo studio GEOBI ha dovuto sin da subito valutare la possibilità di intervenire in una soluzione unica o in più soluzioni.

Un intervento di demolizione in soluzione unica richiede la possibilità di distribuire in maniera omogenea la perforazione su tutto l’ammasso, questo è sicuramente complesso in ragione delle difficoltà di operare su un volume articolato ed evidentemente instabile. Si è quindi optato per operare con più volate, in numero delle stesse sarà da verificare sulla scorta dei risultati ottenuti.

Considerata la particolare formazione rocciosa, si è ritenuto utile effettuare sul pilastro P1 una volata “di prova”, questo per verificare l’efficacia della demolizione in relazione ai quantitativi di esplosivo e allo schema e di perforazione utilizzati.

La progettazione della volata è stata effettuata garantendo la comminuzione dell’ammasso roccioso cercando di minimizzare il lancio di frammenti di roccia ed il trasferimento di vibrazioni all’esterno dei pilastri.

La maglia dei fori è stata definita in modo da garantire un intervento con l’esplosivo omogeneo sulla interezza dei volumi da demolire, inoltre lo schema è stato definito in maniera ridondante con sormonto delle aree di frantumazione di ciascun foro al fine di garantire la massima comminuzione dell’ammasso roccioso.

Metodologie e strumenti

▸ Rilievo Laser Scanner Pilastri;

▸ Integrazione rilievo laser scanner con Stazione Totale GEOMAX e GPS LeicaGS10;

▸ Misurazioni vibrazioni presso i ricettori presenti attraverso sismografo MOHO

Risultato

Il lavoro è stato eseguito in n.4 Fasi esecutive:

▸ Preparazione e allestimento del cantiere, con lavori di disgaggio leggero e disbosco a monte dell’area di lavoro e realizzazione di un vallo in terra a ridosso della strada Comunale;

▸ Operazioni di perforazione, operando da monte in corrispondenza dei tre volumi di roccia oggetto di demolizione. Posizionamento rete metallica a doppia torsione accoppiata con geotessuto nelle aree maggiormente esposte potenzialmente fonti di proiezioni.

▸ Carica dei fori e innesco delle cariche, successivamente si passa al brillamento delle mine

▸ Conclusa la demolizione principale si è eseguito un ulteriore intervento per la demolizione con esplosivo di massi isolati

Lo schema di perforazione perforazione è stato eseguito in maniera differente su ciascun pilastro calcolando, l’ambito di influenza di ciascun foro è stato sovrapposto per circa 50% con gli ambiti dei fori limitrofi al fine di garantire la massima efficacia dell’attività di frantumazione degli ammassi rocciosi. In questo modo tenuto conto delle condizioni dell’ammasso è stato possibile prevedere che a seguito della detonazione dei fori, i volumi unitari medi prodotti dalla demolizione possano essere pari o inferiori ad 0,2mc.

Considerata la tipologia di materiale, e le difficili modalità di lavoro si è optato di effettuare le perforazioni con martello a fondo foro e rivestimento dei fori di sondaggio.

Al fine di facilitare il controllo della perforazione i fori sono stati progettati secondo set paralleli fra loro in modo da garantire il controllo in cantiere  della regolarità della distribuzione dei fori al fine di garantire l’omogenea frammentazione della roccia.

Il progetto di demolizione ha previsto di impiegare una carica simultanea di 2-3 Kg di massa esplosiva netta utilizzando esplosivi con elevate velocità di detonazione ed elevata produzione di gas.

Allo scopo si è previsto l’utilizzo di differenti tipologie di esplosivi ed in particolare si prevede l’utilizzo di cartucce di esplosivo detonante di piccolo diametro (26mm).

In relazioni delle risultanze dello studio geomeccanico e delle esperienze maturate in condizioni analoghe si è previsto un dosaggio dell’esplosivo di circa 200 gr/mc.

L’innesco delle singole cariche è stato sfalsato di un intervallo di tempo regolare di 25ms.

L’innesco delle cariche è stato eseguito eseguito con detonatori ad onda d’urto inseribili rispetto alla corrente elettromagnetica e capaci di consentire la realizzazione di sequenze di innesco complesse senza limitazioni sui numeri dei ritardi disponibili.

Nello specifico si sono utilizzati detonatori ad onda d’urto singoli e doppi In questo modo è stato possibile realizzare una sequenza di attivazione dei singoli fori senza utilizzo di ulteriori accessori e l’area di lavoro rimarrà pertanto ordinata e facilmente verificabile, aspetto importante soprattutto per un lavoro complesso da realizzare in fune.

L’utilizzo di microritardi non solo ha limitato la carica innescata simultaneamente ma ha favorito la migliore frantumazione dell’ammasso roccioso, contenendo le dimensioni dei massi e frammenti di roccia

 

In ragione delle condizioni di generale detensionamento dell’ammasso roccioso retrostante ai pilastri è stato previsto il monitoraggio delle vibrazioni prodotte dalla detonazione dell’esplosivo. Il brillamento e gli esiti vibrometrici sono stati monitorati con apparecchi di acquisizione (Sismografi) posizionati nelle vicinanze delle abitazioni.

 

La scelta dei prodotti esplosivi e la corretta determinazione della posizione dei fori eseguita prima nella fase di progettazione e di realizzazione, sono state ottimizzate allo scopo di limitare lanci di frammenti di roccia. Le abitazioni più prossime al punto di brillamento si trovano a circa 150ml in linea d’aria.

L’area circostante la zona di sparo è stata interdetta nel raggio di circa 300m dal punto di scoppio sia in direzione di valle che di monte. Le abitazioni sottostanti all’area di sparo nel raggio di circa 300m dal punto di scoppio sono state evacuate a scopo cautelativo e il traffico veicolare è stato interrotto per tutta la durata del cantiere.

Gallery progetto